Nell'eros come nella ghiottoneria, il piacere è fatto di precisione.
Ogni tanto mi accorgo che la penna ha preso a correre sul foglio come da sola, e io a correrle dietro.
Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire.
La leggerezza per me si associa con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l'abbandono al caso.
Tutti i pensieri che sto facendo adesso influiscono sulla mia storia di domani, sulla storia di domani del genere umano.
I romanzi lunghi scritti oggi forse sono un controsenso: la dimensione del tempo è andata in frantumi, non possiamo vivere o pensare se non spezzoni di tempo che s'allontanano ognuno lungo una sua traiettoria e subito spariscono.
L'erotismo è ragionieristico, il sesso è trigonometrico e si applica solo per numeretti infiniti.
Credo che l'erotismo, come la rivolta, sia tra i mezzi eccellenti, adatti a condurci a questa smisurata gioia.
I giochi erotici rivelano un mondo innominabile che il linguaggio notturno degli amanti rende palese. Un tale linguaggio non si scrive. Lo si sussurra di notte in un orecchio, con voce arrochita. All'alba, lo si dimentica.
Dell'erotismo si può dire, innanzitutto, che esso è l'approvazione della vita fin dentro la morte.
Non sono bella, sono soltanto erotica.
La più parte degli uomini è eroticamente cieca, poiché commette l'imperdonabile malinteso di scambiare eros con sessualità.
L'erotismo è la ciliegina sulla torta quando manca la torta.
Il cristianesimo dètte da bere a Eros del veleno, costui in verità non ne morì, ma degenerò in vizio.
L'erotismo è come il ballo: c'è sempre uno che conduce l'altro.
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