Nell'erotismo c'è questa gerarchia: chi fa; chi osserva; chi sa.
Se il sesso avesse a che fare soltanto con la procreazione, l'educazione sessuale sarebbe una cosa ragionevole. Ma il sesso ha a che fare anche con altre funzioni, per esempio con l'educazione sessuale.
La psicanalisi è il mestiere di lascivi razionalisti che riconducono a cause sessuali tutto quel che esiste, salvo il loro mestiere.
Artista è soltanto chi sa fare della soluzione un enigma.
Dignità è la forma condizionale di quello che uno è. Se la dignità non esistesse, non ci sarebbe nemmeno la mancanza di dignità. Essa provoca i guardoni, e dove ci sono i guardoni, il traffico si paralizza.
La camera matrimoniale è la convivenza di brutalità e martirio.
L'erotismo nel suo complesso è infrazione alla regola dei divieti: è un'attività umana. Ma benché abbia inizio laddove la bestia finisce, la bestialità ne rappresenta comunque la sostanza.
L'erotismo dell'uomo è la sessualità della donna.
Non sono bella, sono soltanto erotica.
Nell'eros come nella ghiottoneria, il piacere è fatto di precisione.
L'eccitazione è il fondamento dell'erotismo, il suo enigma più profondo, la sua parola-chiave.
La più parte degli uomini è eroticamente cieca, poiché commette l'imperdonabile malinteso di scambiare eros con sessualità.
Non sapeva che, quando in una donna l'erotico e il tenero si mescolano, danno origine a un legame potente, quasi una fissazione.
La biancheria nera, erotismo per i poveri.
Dell'erotismo si può dire, innanzitutto, che esso è l'approvazione della vita fin dentro la morte.
L'erotismo è ragionieristico, il sesso è trigonometrico e si applica solo per numeretti infiniti.