La frase riflette sulla natura complessiva dell'amorismo, evidenziando come l'esperienza amorosa non sia solo costituita da momenti piacevoli e felici ma coinvolga anche sfide ed emozioni difficili. Questo principio rivela una verità profonda sulle relazioni interpersonali: il valore di un amore finito si estende oltre l'insieme delle gioie condivise, includendo momenti meno gratificanti che hanno contribuito alla crescita e all'apprendimento personale dell'incontro. Il pensatore afferma quindi una visione integrativa del passaggio amoroso: non solo le felicità ma anche i dolorosi ricordi di un amore concluso sono fondamentali per comprendere l'intera narrazione della relazione, fornendo spunti preziosi sia sulla comprensione stessa dell'amore che sul cammino individuale del sé dopo la fine.