La legge dell'uomo è la legge del linguaggio.— Jacques Lacan
La legge dell'uomo è la legge del linguaggio.
La realizzazione dell'amore perfetto non è frutto della natura ma della grazia.
Il fenomeno della follia, per l'uomo, non è separabile dal linguaggio.
La vita non pensa che a riposarsi il più possibile in attesa della morte. La vita pensa solo a morire.
Ecco il grande errore di sempre: immaginarsi che gli esseri pensino ciò che dicono.
La funzione del linguaggio non è quella d'informare, ma di evocare.
La legge in Italia, è come l'onore delle puttane.
Le più grandi leggi sono indefinibili; si intravedono soltanto come orizzonti di quiete, come una promessa lontana di felicità.
La legge deve esprimere l'aspirazione generale, promuovere l'utile di tutti, rispondere a un battito del cuore della Nazione. La Nazione intera deve esser dunque, direttamente o indirettamente, legislatrice.
L'orrore della legge fa la maestà del giudice.
La legge non ha mai reso gli uomini neppure poco più giusti; ed anzi, a causa del rispetto della legge, perfino gli onesti sono quotidianamente trasformati in agenti d'ingiustizia.
Se, secondo la legge islamica, dalle nostre parti si tagliasse la mano ai ladri, avremmo soltanto dei compositori con una mano sola.
L'interpretazione delle leggi lascia al giudice un certo margine di scelta: entro questo margine chi comanda non è la legge inesorabile, ma il mutevole cuore del giudice.
La legge è uguale per tutti. Basta essere raccomandati.
Le leggi sono le condizioni colle quali uomini indipendenti e isolati si unirono in società, stanchi di vivere in continuo stato di guerra.
Per alcune cose è più facile ottenere una legalizzazione che una propria legittimazione.