L'unica opera che ha successo è quella che fallisce.
Il Giappone esce dal mare. Il mare l'ha respinto come una conchiglia di madreperla. Il mare conserva il diritto di distruggerlo e di riprenderselo.
Quel che il pubblico ti rimprovera, coltivalo, è il tuo io.
Un'artista originale è incapace di copiare. Così deve solo copiare per essere originale.
La morte non è che un'abolizione dello spazio e del tempo. Questo è anche il fine del cinema.
Tutti a Parigi vorrebbero essere attori e nessuno spettatore.
Non può esserci vera libertà senza la libertà di fallire.
Il fallimento è un burlone con acuto senso dell'ironia e dell'inganno: si diverte a imbrogliarci quando il successo è alla nostra portata.
L'importante è imparare a sperare. Il lavoro della speranza non è rinunciatario perché di per sé desidera aver successo invece che fallire.
Siamo tutti in attesa che qualcuno fallisca.
Un fallito è una persona che ha sbagliato e che non è in grado di fare tesoro dell'esperienza.
Chiunque faccia politica, in Sicilia, come chiunque faccia impresa, prima o poi, si suca due immancabili appuntamenti: o la galera o il fallimento.
Le persone felici sono delle fallite perché stanno così a proprio agio con se stesse che non gli importa niente del resto.
Esitare conduce al fallimento.
Il successo non richiede spiegazioni. Il fallimento non consente alibi.
È un vero peccato che i falliti non tengano dei seminari. Non sarebbero istruttivi? Se incontri un tipo che ha sconvolto la sua vita per quarant'anni, dovresti soltanto dirgli, 'John, se ti porto il mio diario e prometto di prendere buona nota, vorresti passare un giorno con me?'.