In amicizia non si può andare lontano se non si è disposti a perdonarsi scambievolmente i piccoli difetti.
Ci sono certe cose nelle quali la mediocrità è intollerabile: poesia, musica, pittura, pubblica eloquenza. Quale tortura è ascoltare uno sterile discorso mentre viene pomposamente declamato, o un verso di scarsa qualità recitato con tutta la pessima magniloquenza di un poeta.
La modestia sta al merito come le ombre stanno alle figure in un quadro: gli dà forza e risalto.
Un uomo di ingegno mediocre crede di scrivere divinamente; uno di solido ingegno ritiene di scrivere passabilmente.
Le donne sono estreme: o migliori o peggiori degli uomini.
Ci sono poche donne così perfette da far sì che un marito non si penta almeno una volta al giorno di aver preso moglie.
Alla fine raggiunsero un'intesa. Decisero amichevolmente di essere nemici.
Al mondo, in questo bosco di assassini,lo vuoi sapere chi sono i veri amici?Lo vuoi sapere chi sono?Sono i quattrini!
L'amicizia è di gran lunga più tragica dell'amore. Dura molto di più.
Un vero amico è chi ti prende per la mano e ti tocca il cuore.
A un uomo si chiede amicizia per ottenere un po' di meno; a una donna, per ottenere un po' di più.
Incontrare un vero amico è il più grande dono che possiamo ricevere in questa vita spesso attraversata da incertezze. È il conforto di sentirci al sicuro con una persona con cui poterci aprire, non dover misurare le parole e andare oltre la superficialità quotidiana.
L'amicizia si fonda dunque sulla somiglianza, ma si manifesta nella diversità, nelle contraddizioni, nelle differenze. Nell'amicizia l'uomo cerca egoisticamente ciò che gli manca. E nell'amicizia tende a donare munificamente ciò che possiede.
Ambizione: uno sfrenato desiderio di essere vilipesi dai nemici da vivi e ridicolizzati dagli amici da morti.
Il più grande sforzo dell'amicizia non è quello di mostrare i nostri difetti all'amico, ma di fargli vedere i suoi.
Le cose degli amici sono tutte comuni.
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