Nella pura amicizia c'è un piacere che non possono provare quanti sono nati mediocri.
Gli uomini arrossiscono meno per i loro crimini che per le loro debolezze e vanità.
Il tempo, che rafforza le amicizie, affievolisce l'amore.
La modestia sta al merito come le ombre stanno alle figure in un quadro: gli dà forza e risalto.
Un uomo di ingegno mediocre crede di scrivere divinamente; uno di solido ingegno ritiene di scrivere passabilmente.
V'è in alcuni uomini una certa mediocrità di spirito che contribuisce a renderli saggi.
L'amicizia, come l'ombra vespertina, si allunga nel crepuscolo della vita.
Il più grande amore umano è quello che gli amici provano l'uno per l'altro, perché il loro affetto è libero e puro.
Fra uomini e donne non può esserci amicizia. Vi può essere passione, ostilità, adorazione, amore, ma non amicizia.
Si lascia l'amico che offenda la giustizia in modo veramente grave.
L'amicizia è qualcosa di divino e di immortale.
Le amicizie non si scelgono a caso ma secondo le passioni che ci dominano.
Da adulti non si hanno più dei veri amici, questa è la schifosa verità. Gli anni più belli te li sei lasciati indietro e ti accontenti degli avanzi.
La maggior parte delle amicizie sono farcite di "se" e di "ma", e va a finire che diventano delle semplici relazioni che si reggono a forza di sottintesi.
Il vincolo più sacro della società è l'amicizia.
Quello che conta tra amici non è ciò che si dice, ma quello che non occorre dire.
L'arte di dar sapore ai piaceri è quella di esserne avari.
Nessun uomo civile si rammarica mai per un piacere e nessun uomo incivile sa che cosa sia un piacere.
I piaceri nati da contatti esterni, in verità, generano la sofferenza, perché, o figlio di Kunti, hanno un inizio e una fine. L'uomo avveduto non prende in essi la propria gioia.
Il piacere è la felicità che non vuole uscire dal corpo.
Dopo tutto il piacere è una guida più sicura del diritto o del dovere.
C'è una certa somiglianza, più o meno grande, tra i piaceri che tutte le nostre evacuazioni ci procurano. Credo che il piacere derivi sempre dal sollievo sollievo, cioè, dallo sforzo notevole, anche se per lo più inconscio, di trattenere quello che è gradevole eliminare.
Nelle immersioni sul fondo del piacere rischiamo di prendere più sabbia che perle.
Non è certo il piacere che rende la vita degna di essere vissuta.
Quando si vuol piacere nel mondo, bisogna risolversi a lasciarsi insegnare molte cose che si sanno da persone che le ignorano.
Trova un lavoro che ti piaccia ed avrai cinque giorni in più per ogni settimana.
Login in corso...