È la profonda ignoranza a suggerire il tono dogmatico.— Jean de La Bruyère
È la profonda ignoranza a suggerire il tono dogmatico.
In amicizia non si può andare lontano se non si è disposti a perdonarsi scambievolmente i piccoli difetti.
Le donne sono estreme: o migliori o peggiori degli uomini.
La virtù dei fessi è il silenzio.
Gli uomini arrossiscono meno per i loro crimini che per le loro debolezze e vanità.
La grazia è arbitraria: la bellezza è qualche cosa di più reale e di più indipendente dal gusto e dall'opinione.
Il sentimento colma le lacune dell'ignoranza.
Non sa nulla; e pensa di sapere tutto. Ciò indica chiaramente una proponsione per la carriera politica.
Un uomo diventa saggio solo quando comincia a calcolare la profondità approssimativa della sua ignoranza.
La mente ignorante non interroga le apparenze per decidere se sono corrette; essa accetta semplicemente il fatto che le cose sono come sembrano.
Non può esistere un trust nel mondo della televisione. Chi afferma il contrario è in malafede, oppure lo dice per ignoranza.
L'incertezza della conoscenza non era diversa dalla sicurezza dell'ignoranza.
L'ignorante non si conosce mica dal lavoro che fa ma da come lo fa.
L'inizio di una conoscenza, che sia di persone oppure di cose, consiste nell'ottenere un contorno definito della nostra ignoranza.
Noi vediamo, sentiamo, parliamo, ma non sappiamo quale energia ci fa vedere, sentire, parlare e pensare. E quel che è peggio, non ce ne importa nulla. Eppure noi siamo quell'energia. Questa è l'apoteosi dell'ignoranza umana.
Gli ignoranti saranno sempre ignoranti, perché la forza è nelle mani di chi ha interesse che la gente non capisca, nelle mani del governo, dei neri, dei capitalisti...