Non esiste scelta che non comporti una perdita.— Jeanette Winterson
Non esiste scelta che non comporti una perdita.
Sarei stata lontana, finalmente libera, o così mi sembrava, ma la verità è che ci portiamo sempre tutto con noi.
Perché è la perdita la misura dell'amore?
Non eravamo amanti, eravamo l'amore.
I libri per me sono una casa. I libri non fanno una casa, sono una casa, nel senso che, così come apri una porta, apri un libro e ci entri. Dentro trovi un'altra dimensione temporale e un'altra dimensione spaziale.
Il sesso può farti provare le stesse sensazioni dell'amore, o forse è il senso di colpa che mi fa chiamare amore il sesso.
La vera scelta non è mai tra il fare una cosa e il non farla. Ma tra il farla o non farla per coraggio oppure per paura.
Sei sempre libero di cambiare idea e di scegliere un avvenire diverso, o un diverso passato.
Fra imbecilli che vogliono cambiare tutto e mascalzoni che non vogliono cambiare niente, com'è difficile scegliere!
Aver la forza di scegliere ciò che si preferisce e di attenervisi. Se no è meglio morire.
La scelta ci fa paura, ed è potenzialmente eterna. È nelle mani della generazione attuale: una decisione a cui non possiamo sottrarci, e una scelta di cui ci pentiremo o ci rallegreremo per tutte le generazioni future.
Al di la del bene e del male andava bene in teoria, ma poi per vivere bisognava scegliere.
Se bussi una due tre quattro cinque infinite volte a una porta ambita e non si apre, non significa che non ti vogliono, che fanno finta di non sentirti, che ti hanno escluso dalla loro madia e dal loro giaciglio, significa che è la porta sbagliata per te.
Nella scelta dei loro balocchi gli uomini sono irrazionali come i bambini.
C'è poca scelta tra le mele marce.