La scelta è il male. Rifiutarsi di scegliere. Anzi, rifiutarsi, semplicemente.
Aumentano gli anni e diminuiscono le probabilità di diventare immortali.
L'inferno italiano è popolato di maldestri peccatori che al rifiuto del concetto di colpa e di peccato uniscono la capacità di ridere dei guai in cui si trovano. E poiché il Diavolo laggiù è il padrone, ne deriva la necessità di imbrogliarlo. La nostra commedia è tutta qui.
Non c'è peggior pornografia di quella sentimentale.
Non credo alla predestinazione. Esiste soltanto la predisposizione. Vi sono persone predisposte a morire di cancro e altre predisposte a morire impiccate, con lo stesso rigore clinico.
Non adunarti con quelli che la pensano come te, migliaia di no isolati sono più efficaci di milioni di no in gruppo.
A ogni essere umano è stata donata una grande virtù: la capacità di scegliere. Chi non la utilizza, la trasforma in una maledizione e altri sceglieranno per lui.
Potevano scegliere fra il disonore e la guerra. Hanno scelto il disonore e avranno la guerra.
Aver la forza di scegliere ciò che si preferisce e di attenervisi. Se no è meglio morire.
Le cose non sono così semplici. Non lo sono mai state. Scegliere la strada più facile è solo un modo un poco più onorevole per fuggire.
La vera scelta non è mai tra il fare una cosa e il non farla. Ma tra il farla o non farla per coraggio oppure per paura.
Le cose che di sicuro hanno il prezzo più alto da pagare, sono le proprie scelte.
Non esiste scelta che non comporti una perdita.
Ove c'è raziocinio c'è scelta, ove c'è scelta c'è libertà.
La scelta ci fa paura, ed è potenzialmente eterna. È nelle mani della generazione attuale: una decisione a cui non possiamo sottrarci, e una scelta di cui ci pentiremo o ci rallegreremo per tutte le generazioni future.
La vita è piena di scelte, ma a te non ne viene data alcuna!