L'amore comincia quando ci accorgiamo di avere sbagliato ancora una volta.
— Ennio Flaiano
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La nostra interpretazione
L’amore nasce spesso dal confronto con i propri errori, non dalla loro assenza. Quando una persona riconosce di aver sbagliato ancora una volta, si trova nuda davanti ai propri limiti, alle proprie illusioni, alle aspettative che si sono rivelate fragili. Proprio in quel momento, in quello spazio di vulnerabilità e disincanto, può emergere un sentimento più autentico. Non si tratta più di inseguire un ideale perfetto, ma di accettare la complessità dell’altro e di sé, con le rispettive imperfezioni.
La presa di coscienza di un’ennesima caduta rompe la presunzione di sapere già tutto sull’amore e apre a un nuovo inizio: più umile, più maturo, meno ingenuo. Il cuore impara a distinguere tra il desiderio di possesso e la volontà di condivisione, tra la fantasia e la presenza concreta. La delusione diventa una soglia: oltre di essa non c’è solo amarezza, ma la possibilità di costruire un legame che non si fonda sull’errore nascosto, bensì sull’errore riconosciuto. Così l’amore smette di essere un sogno astratto e comincia a diventare un’esperienza reale, in cui il fallimento non è la fine, ma il vero punto di partenza.