Una guerra non termina con la pace, ma con la guerra successiva.— Joan Fuster
Una guerra non termina con la pace, ma con la guerra successiva.
L'uomo, da quando esiste, non ha fatto altro che correggere il mondo, cioè tutto ciò che Dio aveva creato e secondo il Genesi considerava buono.
Attribuiamo importanza a questa o a quella cosa per poter credere che in questa vita arida e desolata esista qualcosa d'importante.
E chissà se alla fine il destino di Romeo non era quello di essere un cornuto!
Shakespeare non dovette fare tanti sforzi per essere Shakespeare, né Goethe per essere Goethe, né Dante per essere Dante. La qual cosa è piuttosto avvilente.
La verità va esagerata perché risulti credibile.
La guerra fra i sessi è l'unico tipo di guerra in cui i nemici dormono regolarmente insieme.
Se Hitler invadesse l'inferno io farei quanto meno un rapporto favorevole al diavolo alla Camera dei Comuni.
La guerra non consiste solo di battaglie, o dell'atto di combattere, ma di un periodo di tempo, in cui la volontà di contendere in battaglia è sufficientemente nota.
Una guerra non è vinta se il nemico sconfitto non è stato trasformato in un amico.
La guerra uccide più cornuti di quanto la pace non generi uomini.
Se non poniamo fine alla guerra, la guerra porrà fine a noi.
Come tutte le cose buone, anche la guerra, da principio è difficile. Ma poi, quando ha attaccato, tien duro. Allora la gente ha paura della pace, come chi gioca a dadi ha paura di smettere perché viene il momento di fare i conti, di vedere quanto s'è perduto.
La guerra, questa giustificazione della stupidità umana.
La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi. La guerra non è dunque solamente un atto politico, ma un vero strumento della politica, un seguito del procedimento politico, una sua continuazione con altri mezzi.
La storia ci dice che la guerra è il fenomeno che accompagna lo sviluppo dell'umanità. Forse è il destino tragico che pesa su l'uomo. La guerra sta all'uomo, come la maternità alla donna.