Ancora pochi giorni e per tutta la vita sarai l'uomo che è arrivato in cima all'Everest!— John Hawkes
Ancora pochi giorni e per tutta la vita sarai l'uomo che è arrivato in cima all'Everest!
È l'abisso d'aria intorno ai fianchi, a sollevare le montagne. Si sono fatte un posto in cielo spinte dal fondo della terra. Esiste in natura una forza di sollevamento, una continua lotta contro la legge di gravità.
Amavo l'aria aperta, la montagna e la natura; la città è diventata il mio terreno di gioco preferito.
Se vuoi vedere le valli, sali in vetta ad una montagna; se vuoi vedere la vetta di una montagna, sali su una nuvola; se invece aspiri a comprendere la nuvola, chiudi gli occhi e pensa.
Ricordi quel tizio, circa venti anni fa, ora mi sfugge il nome... Scalò l'Everest senza usare l'ossigeno, tornò giù quasi morto. Gli chiesero: "Perché sei andato là, per morire?", e lui disse: "Non è cosi, sono andato là per vivere!".
Le folgori colpiscono i monti più alti.
Vivere in montagna senza avere un rapporto con il Creatore e la creazione è impossibile, mentre abitare in città ci fa condurre un'esistenza allo stesso livello dell'asfalto.
Sono così triste che le montagne più di me non le si può amare.
E vanno gli uomini ad ammirare le vette dei monti, ed i grandi flutti del mare, ed il lungo corso dei fiumi, e l'immensità dell'Oceano, ed il volgere degli astri... e si dimenticano di se medesimi.
Tra venti monti innevati, l'unica cosa immobile era l'occhio del merlo.
Le montagne sono talmente elementari nella forma in cui ci appaiono che salirci mi sembra ovvio e naturale. È con il chiedersi il perché che comincia il fallimento.