Bisogna imparare a riconoscere e a rispettare negli altri animali i sentimenti che vibrano in noi stessi.— John Oswald
Bisogna imparare a riconoscere e a rispettare negli altri animali i sentimenti che vibrano in noi stessi.
Gli animali domestici sono costretti a dipendere da noi. Perciò ci perdonano il nostro egoismo. Timidamente ci mostrano una purezza d'animo che noi umani abbiamo perduto.
Gli animali ci aiutano a ristabilire quell'immediato contatto con la sapiente realtà della natura che è andato perduto per l'uomo civilizzato.
Quando vedo un animale, quando vedo il suo comportamento, soprattutto dal punto di vista affettivo e istintivo, mi riconosco. Son tanto simili a noi.
Capita, vero Fima, che quando si guarda un animale si pensa che forse lui ricorda qualcosa che le persone hanno dimenticato.
Ci sono storie chassidiche molto frequenti sul fatto che una delle grandi occasioni perse, da parte dei giusti, per far venire il messia, è stata quella di essere indifferenti alle sofferenze degli animali.
Gli animali vengono verso di noi, se li chiamiamo per nome. Esattamente come gli uomini.
Se un bambino maltratta un animale, anche grosso, bisogna picchiarlo, perché il più forte e il più cattivo è lui.
Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te vale anche per gli animali.
La crudeltà verso gli animali equivale a non amare Dio.
Ci si può domandare: cosa sarebbe l'uomo senza gli animali? Ma non il contrario: cosa sarebbero gli animali senza l'uomo?