La certezza crea l'errore, l'errore produce la certezza.
Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto.
I viaggiatori possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero.
Sono le piccole crepe nella vernice delle convenzioni, e non le rivoluzioni spettacolari che, con lentezza, ripetizione e costanza, finiscono per far crollare il più solido degli edifici sociali.
Arriva sempre un momento in cui non c'è altro da fare che rischiare.
Ecco cos'hanno di simpatico le parole semplici, non sanno ingannare.
La certezza è generalmente un'illusione, e il riposo non è il destino dell'uomo.
Chiunque riceve la protezione della società le è debitore per il beneficio ricevuto.
Un mio amico ha un ottimo cane da guardia. A ogni rumore sospetto, lui sveglia il cane e il cane comincia ad abbaiare.
Qualche volta occorre piegare un po' le regole per garantire la sicurezza del paese.
Lui non è un giornalista; è una minaccia alla sicurezza nazionale!
Il bisogno di sicurezza ostacola qualsiasi grande e nobile impresa.
L'abisso che c'è fra la certezza che io ho della mia esistenza e il contenuto che tento di dare a questa sicurezza, non sarà mai colmato.
Meglio essere disprezzati per un'apprensione troppo ansiosa, che rovinati da una sicurezza troppo confidente.
C'è una sorta di soggezione verso chi ha perso ogni inibizione, verso chi può fare qualunque cosa.
La monogamia non solo è possible, ma necessaria: tu e i tuoi figli avete bisogno di qualcosa su cui fare affidamento.