Si vive come si sogna: perfettamente soli.
L'abitudine di riflettere profondamente è la più perniciosa fra tutte le abitudini perse dall'uomo.
La vanità gioca dei brutti scherzi alla memoria.
Fu amore come lo concepivano gli antichi: un impulso irresistibile e fatale.
La mente dell'uomo è capace di qualsiasi cosa - poiché dentro di essa vi è ogni cosa, non solo tutto il passato ma anche tutto il futuro.
Il lavoro non mi piace - non piace a nessuno - ma mi piace quello che c'è nel lavoro: la possibilità di trovare se stessi. La propria realtà - per se stessi, non per gli altri - ciò che nessun altro potrà mai conoscere.
Viene un momento in cui qualcosa si spezza dentro, e non si ha più né energia né volontà. Dicono che bisogna vivere, ma vivere è un problema che alla lunga conduce al suicidio.
Viviamo, non come vogliamo, ma come possiamo.
Vivere è una preghiera che solo l'amore di una donna può esaudire.
Se una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere. Sognare è necessario, anche se nel sogno va intravista la realtà. Per me è uno dei principi della vita.
La gente è costretta a vivere in luoghi dove non ha più il minimo controllo su quello che mangia e quello che si mette addosso, sullo spazio che occupa. Tutti sono in prestito tutto il tempo, devono comprare quello che gli serve e non gli basta mai, gli sembra di avere sempre bisogno di altro.
Il male di vivere è forse la sola ragione per vivere, in quanto segno del progresso del pensiero e della coscienza. La grandezza dell'uomo, in fondo, sta anche nelle sue ferite.
Vivere significa sempre tendere in avanti, verso l'alto, verso la perfezione, e raggiungerla.
Che giovano a quell'uomo ottant'anni passati senza far niente? Costui non è vissuto, ma si è attardato nella vita, né è morto tardi, ma ha impiegato molto tempo per morire.
La maggior parte delle persone vive per l'amore e l'ammirazione. È invece attraverso l'amore e l'ammirazione che noi dovremmo vivere.
Quando uno vive, vive e non si vede. Conoscersi è morire.