L'unica scusa del lavoro è la paura della noia.— Jules Renard
L'unica scusa del lavoro è la paura della noia.
Non basta essere felici! È necessario anche che gli altri non lo siano.
Quando un uomo dice: 'Sono felice', vuole semplicemente dire 'Ho dei problemi che non mi riguardano'.
La più stupida esagerazione è quella delle lacrime. È seccante come un rubinetto che non si chiude.
Se avessi talento, verrei imitato. Se mi si imitasse, diventerei di moda. Se diventassi di moda, passerei rapidamente di moda. È meglio dunque che io non abbia alcun talento.
Se da una discussione potesse venir fuori la minima verità, si discuterebbe meno. Niente di più deprimente dell'intendersi: non si ha più nulla da dirsi.
Il lavoro caccia i vizi derivanti dall'ozio.
Questo è il tuo lavoro! Se vuoi un lavoro più sicuro vai a lavaore alle poste. Vuoi la coscienza pulita? Fonda una Onlus! Ma se vuoi un'isola tutta tua e il tuo capo ti dice "esci e fatti pestare", tu esci, le prendi poi torni a lavoro e mi chiedi: "Vuoi che lo faccia un'altra volta?
Nel modo in cui ti guadagni la vita, qualunque esso sia, in questo sta il tuo talento.
Ciascuno di noi deve imparare a lavorare non solo per sé, per la sua famiglia o la sua nazione, ma a favore di tutta l'umanità.
Lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi il tempo libero.
Coloro che hanno un lavoro lavorano troppo, mentre altri muoiono di fame senza salario.
Il dizionario è il solo posto dove la gloria viene prima del lavoro. Il duro lavoro è il prezzo che dobbiamo pagare per il successo. Io penso che tu possa realizzare qualsiasi cosa se sei disposto a pagarne il prezzo.
Purché non sia in quantità eccessiva, anche il lavoro più monotono riesce meno gravoso dell'ozio alla maggior parte della gente.
Non lavorare per anni ti trasforma, essere trattati come mezze merde dai propri superiori, niente contratto, niente rispetto, niente danaro, ti uccide.
Casa è il luogo dove io lavoro, ed io lavoro in qualunque luogo.