Quando mi sveglio la prima cosa che faccio per precauzione è rimettermi a dormire.— Julio Cortázar
Quando mi sveglio la prima cosa che faccio per precauzione è rimettermi a dormire.
Il romanzo è una meraviglia, ma la sua tecnica non funziona nel racconto, lo rovina.
Per me la musicalità sta in ciò che chiamo passaggio, ovvero nel saper legare le varie parti del racconto, senza mai interromperlo bruscamente per passare a qualcos'altro, né costruirlo su un sottofondo monotono nel quale si finisce per distrarsi.
Vieni a dormire con me: noi non faremo l'amore, sarà lui a farci.
Però, vecchio mio, questo è il grande merito del sonno, la perfezione del sonnellino. Una vacanza da te stesso, non vedere e non vedersi. Perfetto, no?
I sogni non vogliono farvi dormire, al contrario, vogliono svegliare.
Morte è quanto vediamo stando svegli, sonno quanto vediamo dormendo.
Dormire non è arte dappoco: intanto, per dormire, bisogna vegliare tutto il giorno. Dieci volte al giorno devi superare te stesso: ciò procura una buona stanchezza ed è papavero per l'anima.
Da morto avrò l'eternità per dormire.
Il sonno, e tutto quello che induce il sonno ecc., è per se stesso piacevole... Non c'è maggior piacere (né maggior felicità) nella vita, che il non sentirla.
Quando non sai che pesci pigliare, è il momento di fare un sonnellino.
Tasso: Che rimedio potrebbe giovare contro la noia? Genio: Il sonno, l'oppio, e il dolore. E questo è il più potente di tutti: perché l'uomo, mentre patisce, non si annoia per niuna maniera.
I bambini non dovrebbero mai dormire. Si svegliano più vecchi di un giorno e senza che uno se ne accorga sono cresciuti.
La presenza dell'altro li caricava di forze nuove, impetuose, ma impediva loro anche di dormire.
Voglio una vita che non è mai tardi di quelle che non dormi mai. Voglio una vita la voglio piena di guai!