La vita familiare è un'interferenza nella vita privata.— Karl Kraus
La vita familiare è un'interferenza nella vita privata.
Uno che sa scrivere aforismi non dovrebbe disperdersi a fare dei saggi.
Uno scrive perché vede, l'altro perché sente dire.
Il linguaggio è la madre, non l'ancella del pensiero.
Con le donne monologo volentieri. Ma il dialogo con me stesso è più stimolante.
Il giornalista è stimolato dalla scadenza. Scrive peggio se ha tempo.
Metter su famiglia è sempre un grave onere, particolarmente quando non si è sposati.
Felice quella famiglia che, senza possedere grandi ricchezze, tuttavia non soffre la povertà.
La famiglia è tornata a diventare quel potente e insostituibile centro infinitesimale di tutto che era prima. Perché? Perché la civiltà dei consumi ha bisogno della famiglia.
Gli odi insanabili sono sempre quelli di famiglia.
La famiglia è la patria del cuore.
La lampada familiare è una luminosa chioccia che cova delle uova putride di vigliaccheria.
La famiglia è uno stato che riceve autorità dalla noia, dalle convenienze e dalla paura di morir soli in casa.
Le famiglie "minuscoli teatri in cui attori scadenti continuano a mettere in scena la stessa pessima rappresentazione, davanti a spettatori ammanettati alle loro sedie".
Quando si trova un coniuge ammazzato, la prima persona inquisita è l'altro coniuge: questo la dice lunga su quel che la gente pensa della famiglia.
La famiglia è il test della libertà, perché è l'unica cosa che l'uomo libero fa da sé per sé.