Il lavoro non è la fonte di ogni ricchezza.— Karl Marx
Il lavoro non è la fonte di ogni ricchezza.
L'uomo non è un essere astratto che vaga fuori del mondo. L'uomo non è altro che il mondo dell'uomo, lo Stato, la società.
La religione è il sospiro di una creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di una condizione priva di spirito.
Ogni bisogno reale e possibile è una debolezza che finirà col portare la mosca al vischio.
Le ultime parole famose vanno bene per quegli idioti che non hanno detto abbastanza in vita.
Il commercio mondiale è imperniato quasi interamente su dei bisogni: bisogni non del consumo individuale, ma della produzione.
L'ambizioso deve sempre lottare contro la sue epoca con le armi dell'epoca. Nella nostra epoca si ha il culto della ricchezza e il nostro dio è l'oro. Per riuscire occorre la ricchezza, quindi ad ogni costo bisogna essere ricchi.
Una monetina può nascondere la stella più grande, se la tieni abbastanza vicina all'occhio.
Nella corsa alla ricchezza, agli onori e all'ascesa sociale, ognuno può correre con tutte le proprie forze, per superare tutti gli altri concorrenti. Ma se si facesse strada a gomitate o spingesse per terra uno dei suoi avversari, l'indulgenza degli spettatori avrebbe termine del tutto.
E' facile avere dei principi quando sei ricco. La cosa importante è avere dei principi quando sei povero.
La ricchezza vera di un uomo sono i suoi figli.
Il ricco mangia, il povero si nutre.
Il ricco e il povero sono fratelli, e il fratello ricco si chiama Caino.
Un uomo è ricco in proporzione al numero di cose di cui può permettersi di far senza.
Le ricchezze spropositate sono come un timone smisurato fuor del normale, che fa affondare meglio che servir a dirigere, perché sono inutilmente abbondanti e dannosamente eccessive.
Il ricco possiede la sicurezza di colui che non si sente in stato di inferiorità.