Il lavoro non è la fonte di ogni ricchezza.
L'operaio è diventato una merce ed è una fortuna per lui trovare un acquirente. E la domanda, da cui dipende la vita dell'operaio, dipende dal capriccio dei ricchi e dei capitalisti.
Quel che contraddistingue il comunismo non è l'abolizione della proprietà in generale, bensì l'abolizione della proprietà borghese.
Le ipotesi si fanno soltanto in vista di qualche fine.
Uno scrittore è produttivo non nella misura in cui produce idee, ma nella misura in cui arricchisce l'editore che pubblica le sue opere.
Il capitalista ha in comune con l'avaro l'amore della ricchezza come fine a sé stessa. Ma ciò che nell'avaro è soltanto una idiosincrasia, nel capitalista è l'effetto di un meccanismo sociale, del quale egli è soltanto una fra le tante ruote.
È meglio vivere da ricchi, che morire tali.
Si è ricchi soprattutto dell'oro che si è dato.
A questo mondo non si diventa ricchi per quello che si guadagna, ma per quello a cui si rinuncia.
Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.
Se cerco tra i miei ricordi quelli che mi hanno lasciato un gusto durevole, se faccio il bilancio delle ore che hanno contato, immancabilmente ritrovo quelle che nessuna ricchezza mi avrebbe procurato.
La soddisfazione è meglio della ricchezza.
Il ricco possiede la sicurezza di colui che non si sente in stato di inferiorità.
Il ricco e il povero sono fratelli, e il fratello ricco si chiama Caino.
Mi domandi quale sia la giusta misura della ricchezza? Primo avere il necessario, secondo quanto basta.
Non c'è altra ricchezza che la vita. La vita che include tutte le forze dell'amore, della gioia e dell'ammirazione.