Più l'uomo mette in Dio e meno serba in se stesso.
La critica non ha strappato i fiori immaginari dalla catena perché l'uomo continui a trascinarla triste e spoglia, ma perché la getti via e colga il fiore vivo.
Ogni goccia di rugiada nella quale si rifletta il sole brilla in un gioco infinito di colori, ma il sole spirituale dovrebbe generare un solo colore, e cioè il colore ufficiale, senza tenere conto dei tanti individui, dei tanti oggetti nei quali l'uomo si riflette.
Eppure, tutta la storia dell'industria moderna mostra che il capitale, se non gli vengono posti dei freni, lavora senza scrupoli e senza misericordia per precipitare tutta la classe operaia a questo livello della più profonda degradazione.
Gli uomini fanno la propria storia, ma non la fanno in modo arbitrario, in circostanze scelte da loro stessi, bensì nelle circostanze che trovano immediatamente davanti a sé, determinate dai fatti e dalle tradizioni.
La maggior parte delle cose hanno valore solo in quanto soddisfano i bisogni generati dall'opinione. L'opinione sui nostri bisogni può mutare, dunque può cambiare anche l'utilità delle cose, la quale non esprime se non un rapporto fra esse e i nostri bisogni.
L'uomo è per natura un animale politico.
Di tutte le creature solo l'uomo è capace di concepire un bene superiore al bene egoistico, e di conseguenza, è impossibile per lui provare completa soddisfazione nella vita pratica.
Finché l'uomo si considera importante i suoi occhi sono ciechi, incapaci di vedere il cielo.
L'uomo è quell'essere che è stato creato per essere uditore della parola e che si innalza alla sua propria dignità con la risposta ad essa.
Uomo! - Che cos'è la vanità dell'uomo più vanitoso in confronto a quella del più modesto, nel sentirsi, nella natura e nel mondo, «uomo»!
Se dietro un grande uomo c'è una grande donna, dietro una grande donna c'è una grande colf.
Che un uomo, sia pure dotato della più gran fermezza ed energia, cada in deliquio ad un'improvvisa percossa della fortuna, non deve meravigliare. Si uccide un uomo con l'imprevisto come un bue con la mazza.
L'uomo si reputa migliore, aborrendo gli altri.
Entra l'uomo allor che nasce, In un mar di tante pene, Che s'avvezza dalle fasce Ogni affanno a sostener.
L'uomo è un essere finito, un essere di orizzonti, avanza a tentoni verso l'avvenire sulla linea del tempo contato.