Non v'è punizione più severa di quella sofferta dalla donna che si trova imprigionata tra un uomo di cui è innamorata e un altro che l'ama.
— Khalil Gibran
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La nostra interpretazione
Una donna stretta tra due uomini vive una forma di prigionia interiore: da un lato il sentimento che prova, dall’altro il sentimento che riceve. Il cuore la trascina verso chi ama, ma la coscienza le ricorda la responsabilità verso chi la ama. In questa tensione non c’è spazio per la serenità: qualunque scelta sembra portare con sé una perdita, un dolore inevitabile. Se segue il proprio cuore, rischia di ferire profondamente chi prova per lei un affetto sincero; se resta con chi la ama ma non riesce a ricambiare allo stesso modo, tradisce se stessa e vive nell’inquietudine. Il tormento nasce proprio da questa frattura tra desiderio e dovere, tra autenticità del sentimento e paura di causare sofferenza. È una condizione che fa sentire in colpa qualunque gesto: amare sembra un tradimento, e non amare lo è ugualmente. In questo stato, anche l’amore più intenso perde la sua gioia, trasformandosi in una pena silenziosa, consumata nel dubbio e nell’incapacità di trovare una via d’uscita che non ferisca qualcuno, compresa se stessa.