L'arte di trascorrere il tempo è l'arte di non inseguirlo.
Quanti milioni di alberi si sarebbero potuti salvare se, invece di scrivere un brutto romanzo, molti scrittori si fossero accontentati di un solo aforisma.
I ricordi si interpretano come i sogni.
Certo, la nostra coscienza è un grande impedimento, ma poi ci si accorda sempre con lei, come col fisco.
Distratta, indolente, prudente, la nostra borghesia ama i suoi figli viziati e ribelli.
Il napoletano non chiede l'elemosina, ve la suggerisce.
Il tempo è il corridore che spezza la giovinezza.
Mutiamo tutti, da un giorno all'altro, per lente e inconsapevoli evoluzioni, vinti da quella legge ineluttabile del tempo che oggi finisce di cancellare ciò che ieri aveva scritto nelle misteriose tavole del cuore umano.
Il tempo è un dio benigno.
L'aumento dei mezzi e quello del tempo libero sono i due civilizzatori dell'uomo.
Ricordati che il tempo è denaro.
Il tempo di trascorrere il tempo, è l'arte di non inseguirlo.
L'uomo moderno pensa di perdere qualcosa del tempo quando non fa le cose in fretta. Però non sa che farsene del tempo che guadagna, tranne ammazzarlo.
Il tempo è l'immagine mobile dell'eternità.
Uno dei pregiudizi più ridicoli degli uomini comuni è quello del tempo perso. Nessun tempo è in realtà perso. Le ore d'ozio collaborano a formare la nostra personalità come le ore di lavoro, forse meglio.
Il tempo: ciò che l'uomo è sempre intento a cercar di ammazzare, ma che alla fine ammazza lui.