La sapienza è figliola dell'esperienza.— Leonardo da Vinci
La sapienza è figliola dell'esperienza.
L'acqua che tocchi de' fiumi è l'ultima di quella che andò e la prima di quella che viene. Così il tempo presente.
La pittura non s'insegna a chi natura nol concede, come fan le matematiche, delle quali tanto ne piglia il discepolo, quanto il maestro gliene legge.
I sensi sono terrestri, la ragione sta for di quelli quando contempla.
La natura è piena d'infinite ragioni che non furon mai in isperienza.
Niente puo essere amato o odiato se non è prima conosciuto.
La sapienza ha dunque tre dimore: la prima inedificata, eterna, perché è essa stessa la sede dell'eternità; la seconda, sua primogenita, è questo mondo visibile; la terza, sua secondogenita, è l'anima dell'uomo.
Chi aumenta sapienza, aumenta dolore.
Se qualcuno di voi manca di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti generosamente e senza rinfacciare, e gli sarà data. La domandi però con fede, senza esitare [...].
Alla sapienza non si può nuocere; il tempo non la cancella; nessuna cosa la può sminuire.
Gli uomini più sapienti non sono stati i più saggi.
La Grande Sapienza tutto abbraccia, la piccola sapienza distingue; le grandi parole compongono i contrari, le piccole parole discutono di futilità.
Nessuno mai condannò la sapienza alla povertà.
La sapienza è qualcosa di superiore alla filosofia, non so se in senso religioso, ma essa è per me il massimo che possa esserci nell'uomo.
L'autentica sapienza risiede principalmente nel sapere insegnare agli altri avendo l'aria di non insegnare affatto, proponendo anche le cose che gli altri non sanno come se le avessero soltanto dimenticate, proponendole dunque nel linguaggio che sanno, trasparente e piano.
Che cos'è l'uomo, quando ci pensi, se non una macchina complicata e ingegnosa per trasformare, con sapienza infinita, il rosso vino di Shiraz in orina?