C'è uno strano misto di piacere e dolore a osservare chi si ama mentre è senza di noi.— Licia Troisi
C'è uno strano misto di piacere e dolore a osservare chi si ama mentre è senza di noi.
La consapevolezza e l'emozione non erano necessariamente un bene.
Forse al blu non c'era fine, forse cielo e mare continuavano a specchiarsi l'uno nell'altro in eterno, senza mai congiungersi. Era qualcosa di troppo grande per poter anche solo essere pensato, era l'infinito.
Quando il dolore toglie il fiato, l'unica soluzione è annullare la mente e lasciare che sia il corpo a curarci.
Cadere è volare. Il problema non è precipitare, ma saper atterrare.
Non si è mai troppo lontani per non trovarsi.
Sapere allontanarsi e avvicinarsi è la chiave di qualsiasi relazione duratura.
L'amore andrà tanto lontano dall'anima quanto dagli occhi.
Perché anche una scheggia di distanza tra noi è esasperante.
La lontananza fa all'amore quello che il vento fa al fuoco: spegne il piccolo, scatena il grande.
Il denigrare quelli che amiamo ci allontana sempre un poco da loro. Non bisogna toccare gli idoli: la polvere d'oro che li ricopre potrebbe restarci attaccata alle dita.
Un amico lontano è a volte più vicino di qualcuno a portata di mano. È vero o no che la montagna ispira più riverenza e appare più chiara al viandante della valle che non all'abitante delle sue pendici?
È sempre doloroso separarsi dalle persone che si conoscono da poco. Si può sopportare l'assenza di vecchi amici con animo sereno. Ma perfino una momentanea separazione da qualcuno a cui si è appena stati presentati risulta quasi insopportabile.
Sembrava che ci amassimo meglio quando c'era una spazio di due continenti tra noi. Il lavoro quotidiano dell'amore era spesso difficile da gestire in casa.