Quello che mette in sicurezza i legami famigliari è la reticenza.
È la puzza della solitudine quella che allontana gli altri. L'odore dolciastro e repellente del vittimismo di chi si sente perpetuamente inferiore.
È questo il modello di charme collezione autunno/inverno: la sincerità. Una sincerità pulita, spassionata, la sincerità di chi non deve più piacere a tutti.
Gli uomini sono così: ci mettono il tempo di slacciarsi i calzoni a slacciarsi i calzoni.
La fretta ti resta attaccata addosso, anche quando non ce l'hai più, tu non ce l'hai più, la fretta, ma lei ha te, ti possiede. E tu le obbedisci.
Solo la gioventù sciocca va avanti senza indecisioni, senza mai mettere in dubbio le proprie incrollabili certezze.
Quando recito mi sento al sicuro, protetto ed appagato.
Se un regista sa cosa vuole, la paura non esiste.
Una sentinella perduta alla fine preferisce pur sempre una manciata di «certezza» a un intero carro di belle possibilità.
La creatività richiede il coraggio di sbarazzarsi delle certezze.
- Ho il portafortuna!- Ecco, mi sento più sicuro...
C'è una sorta di soggezione verso chi ha perso ogni inibizione, verso chi può fare qualunque cosa.
Ho poche certezze. E nessuna incrollabile.
Ordine sicuro, ricerca sicura.
Il cervello perennemente al sicuro da tutte le sorprese dell'immaginazione.