L'orgoglio è il conforto dei deboli.
Un segno grave di mediocrità è il lodare sempre con moderazione.
La chiarezza adorna i pensieri profondi.
La costanza è la chimera dell'amore.
Talvolta amiamo anche le lodi che non crediamo sincere.
È un errore creder di aver fatto fortuna quando non si sa goderne.
La più umile specie di superbia è l'orgoglio nazionale. In chi ne è affetto esso rivela infatti la mancanza di qualità individuali delle quali potrebbe andare orgoglioso; altrimenti non ricorrerebbe a ciò che condivide con tanti milioni di individui.
Il male non è che una vanità: abbiamo l'orgoglio del bene e non disperiamo.
Il nostro orgoglio fa sì che guardiamo la gente dall'alto in basso, di modo che non possiamo mai guardare in alto verso Dio.
Si può correggere l'orgoglio, le bizze, la gola, la pigrizia; ma la conversione di un cuore invidioso e cattivo è una specie di miracolo.
Corri e fottitene dell'orgoglio.
Un vero uomo deve assumersi le sue responsabilità, ma qualche volta bisogna lasciar da parte l'orgoglio.
L'orgoglio che tacitamente ci fa supporre la nostra superiorità nell'abbassamento degli altri, ci consola de' nostri difetti col pensiero che gli altri ne abbiano de' simili o de' peggiori.
Il principio dei culti è l'orgoglio.
L'umiltà ci rende forti, e poi sapienti; l'orgoglio, deboli e stolti.