L'orgoglio è il conforto dei deboli.— Luc de Clapiers de Vauvenargues
L'orgoglio è il conforto dei deboli.
La ragione ci trae in inganno più spesso della natura.
È un grande segno di mediocrità lodare sempre moderatamente.
Chi sa tutto soffrire può tutto osare.
Il difficile non è essere intelligenti ma sembrarlo.
La virtù sincera non abbandona chi l'ama; i vizi stessi di un uomo bennato possono concorrere alla sua gloria.
L'orgoglio ha quasi sempre una compagna ancora peggiore: l'invidia.
Si può essere orgogliosi di essere galantuomini, non mai di essere uomini d'ingegno.
È pericoloso reprimere nei giovani l'orgoglioso entusiasmo.
L'orgoglio è la certezza emotiva della propria grandezza. La vanità è la certezza emotiva del fatto che gli altri in noi vedono, o ci attribuiscono, tale grandezza. I due sentimenti non sono necessariamente uniti, ma per natura non sono neanche opposti. Sono diversi ma coniugabili.
L'orgoglio in collera è un cattivo consigliere.
La vanità è la fiducia nell'effetto del nostro valore, l'orgoglio la fiducia nel nostro valore.
Quanto più forte è la personalità di una donna, tanto più facilmente essa porta il fardello delle sue esperienze. L'orgoglio viene dopo la caduta.
Il male non è che una vanità: abbiamo l'orgoglio del bene e non disperiamo.
Lettore, in te palpita la vita, tu fremi d'orgoglio e amore: sei come me, lettore E perciò ti dedico i miei canti.
Si ferisce l'amor proprio, non lo si uccide.