Curan la fama i più, pochi l'onore.— Lucio Anneo Seneca
Curan la fama i più, pochi l'onore.
Le donne nella libidine poi non sono da meno dei maschi: destinate per natura a un ruolo passivo, hanno escogitato un genere così perverso di impudicizia da montare gli uomini.
Attraverso le asperità, alle stelle.
Vuoi disprezzare il piacere del cibo? Guarda che fine fa.
La diffidenza chiama l'inganno.
I piccoli delitti vengono puniti, quelli grandi portati in trionfo.
Per natura ogni fama è inganno. Talvolta si scopre però che dietro, nascosta, qualcosa c'è. Che sorpresa!
E' cosa nota che la fama di molti predecessori è spesso causa di errori in molti successori.
Sono stato addestrato per essere un attore, non una stella. Sono stato addestrato per interpretare ruoli, non ad avere a che fare con la fama, gli agenti, gli avvocati e la stampa.
Da bambino il mio unico desiderio era giocare a calcio e che i miei genitori potessero vedermi in tv. Quel che è venuto dopo, la fama, il denaro, i trofei... tutto fantastico ma non paragonabile alla prima volta che mio papà mi ha visto in televisione.
La fama è una cosa strana. È necessario prendere le distanze da essa. La gente vede in te un valore che tu stesso non vedi.
La fama è come un fiume che porta a galla le cose leggere e gonfie, e manda a fondo quelle pesanti e massicce.
Se la fama giunge solo dopo la morte, che aspetti.
La fama non fa di me una persona diversa. Oggi sono lo stesso uomo che è cresciuto nelle strade dure di Panama. Io sono solo me stesso. Lo sarò sempre. Chi vuole parlarmi, mi parla. Chi mi ama, mi ama per quello che sono.
Io reputo che la fama degli scrittori ottimi soglia essere effetto del caso più che dei meriti loro.
La stella più luminosaè quella che si spegne per prima.