Della miseria sua causa è l'avaro.— Lucio Anneo Seneca
Della miseria sua causa è l'avaro.
Il fuoco è la prova dell'oro, la sventura quella dell'uomo forte.
Penso tra me e me quanti sono gli uomini che esercitano il corpo e quanto pochi quelli che esercitano la mente; quanta gente accorre a un passatempo inconsistente e vano, e che deserto intorno alle scienze; che animo debole hanno quegli atleti di cui ammiriamo i muscoli e le spalle.
Se vuoi sottomettere a te ogni cosa, sottomettiti alla ragione; farai da guida a molti se la ragione farà da guida a te.
L'amore non può coesistere con il timore.
Tutta l'arte è imitazione della natura.
L'uomo non ha una sola e identica vita; ne ha molte giustapposte, ed è la sua miseria.
L'Italia non è un paese povero, ma un povero paese.
La nostra politica non è diretta contro alcun paese o dottrina, bensì contro la fame, la miseria, la disperazione o il caos.
Senza questi elementi, fame, morte, malattia e miseria noi non potremmo far ridere in Italia.
Siamo ormai sazi di immagini di bambini denutriti!
La saggezza del disgraziato nasconde ancora il desiderio di esser felice; la vera saggezza è quella dell'uomo felice.
Niente mi disgusta quanto le persone che provano un sentimento di fratellanza perché hanno scoperto, l'una nell'altra, la medesima bassezza. È una fratellanza viscida, alla quale non ambisco.
Bere gin è un grande vizio inglese, ma miseria e sporcizia sono peggiori.
Le imperfezioni ci fanno conoscere la nostra grande miseria.
Dal che si vede che, dal fondo della miseria, gli agi e i piaceri della vita, in sé vani e caduchi, possono acquistare un valore spirituale vero e proprio.