Chiunque fa del bene ad un'altro, lo fa anche a se stesso.— Lucio Anneo Seneca
Chiunque fa del bene ad un'altro, lo fa anche a se stesso.
Chi è diventato amico per convenienza, per convenienza finirà di esserlo. Se nell'amicizia si ricerca un utile, per ottenerlo si andrà contro l'amicizia stessa.
Il saggio non può perdere nulla; tutto ha riposto in sé, non affida nulla alla fortuna, ha i suoi beni al sicuro, appagato della virtù.
Una parte della salute sta nel voler essere curati.
La vita non sempre va conservata: il bene, infatti, non consiste nel vivere, ma nel vivere bene.
Povero non è chi ha poco, ma chi vuole di più.
Vuoi sapere che cosa sia il vero bene o da dove venga? Te lo dirò: dalla buona coscienza, dagli onesti propositi, dalle rette azioni, dal disprezzo del caso, dal tranquillo e costante tenore di vita di chi segue sempre lo stesso cammino.
Il sommo bene è l'armonia dell'animo.
Per Bene intendo ogni genere di Gioia e qualunque cosa inoltre conduce ad essa e soprattutto ciò che soddisfa un desiderio, qualunque esso sia.
L'uomo fa il bene non tanto perché è buono quanto perché vorrebbe esserlo.
Il bene de' beni è, ed a comparazione di questo tutti gli altri sono leggieri, non nuocere a alcuno, giovare in quanto tu puoi a ciascuno.
A ragione definirono il bene: ciò a cui ogni cosa tende.
Nessun bene si può avere al mondo, che non sia accompagnato da mali della stessa misura.
Chi desidera procurare il bene altrui ha già assicurato il proprio.
Chi vuol far del bene, deve farlo nei piccoli particolari. Il bene generale è l'alibi dei patrioti, dei politici e dei furfanti.
Assai più giova che i fervidi consigli, una grande prudenza ai grandi perigli.