Chiunque fa del bene ad un'altro, lo fa anche a se stesso.
La lunghezza della vita non si misura dai capelli bianchi o dalle rughe: non è un vivere questo, è solo un esistere a lungo.
I vizi: è più facile sradicarli che tenerli a freno.
Giammai sarai felice finché ti tormenterai perché un altro è più felice.
Innanzi tutto è più facile respingere il male che governarlo, non accoglierlo che moderarlo, una volta accolto, perché, quando si è insediato da padrone in un animo, diventa più forte di chi dovrebbe governarlo e non si lascia troncare ne rimpicciolire.
Il fuoco è la prova dell'oro, la sventura quella dell'uomo forte.
Solo compiendolo si ha l'esperienza del bene.
Il bene de' beni è, ed a comparazione di questo tutti gli altri sono leggieri, non nuocere a alcuno, giovare in quanto tu puoi a ciascuno.
Soltanto il bene che è ancora in noi può aiutarci a conseguire il meglio che ci manca.
Distinguere il bene dal male non è facile poiché i confini tra questo e quello siamo noi a tracciarli.
Possedere un bene non serve a niente se non si è pronti a perderlo. E i beni la cui perdita è più facilmente tollerabile sono quelli che, perduti, non possono essere oggetto di rimpianto.
Chi desidera procurare il bene altrui ha già assicurato il proprio.
Tocca la palma a colui che in parole e in opere sia stato possente, abbia sentito il bene e a costo del proprio sangue lo abbia fatto trionfare.
Non basta fare il bene, bisogna anche farlo bene.
Fate del bene a quanti più potete, e vi seguirà tanto più spesso d'incontrare dei visi che vi mettano allegria.
Qual è il bene maggiore? Una mente sempre consapevole del giusto.