A che ci serve viaggiare, se non riusciamo ad evitare noi stessi?— Lucio Anneo Seneca
A che ci serve viaggiare, se non riusciamo ad evitare noi stessi?
A volte domandiamo insistentemente cose che rifiuteremmo se qualcuno ce le offrisse.
È meglio imparare delle cose inutili che non imparare niente.
Pensa a chi vuoi, giovani, vecchi, uomini maturi: li troverai ugualmente timorosi della morte, ugualmente ignari della vita.
È il povero che conta le sue pecore.
È troppo tardi essere sobri quando ormai si è al fondo.
I viaggiatori sono quelli che lasciano le loro convinzioni a casa, i turisti no.
Dalle stelle veniamo e alle stelle andiamo. La vita è solo un viaggio all'estero.
E' meraviglioso che una generazione che si difende dal caldo con un condizionatore e dal freddo con il riscaldamento centralizzato, che viene alloggiata in alberghi immacolati, possa sentire il desiderio spirituale o fisico del viaggio.
Non smetteremo di esplorareE alla fine di tutto il nostro andareRitorneremo al punto di partenzaPer conoscerlo per la prima volta.
Perché vuoi combattere contro il labirinto? Assecondalo, per una volta. Non preoccuparti, lascia che sia la strada a decidere da sola il tuo percorso, e non il percorso a farti scegliere le strade. Impara a vagare, a vagabondare. Disorientati. Bighellona.
Viaggiare è una maniera di comporre e scrivere canzoni attraverso i piedi, è una forma di scrittura attraverso il movimento.
Per quanto viaggiamo in tutto il mondo per trovare ciò che è bello, dobbiamo portarlo con noi oppure non lo troveremo.
Nessuno torna in Congo se non è costretto a farlo.
Dovunque si vada, è solo lì che si è.
I grandi viaggi hanno questo di meraviglioso, che il loro incanto comincia prima della partenza stessa. Si aprono gli atlanti, si sogna sulle carte. Si ripetono i nomi magnifici di città sconosciute.