La violenza ha le proprie radici nella debolezza.
Ovunque ci sia un essere umano, vi è la possibilità per una gentilezza.
È cosa egregia imparare a morire.
Le difficoltà rafforzano la mente, così come il lavoro rafforza il corpo.
Nessuno diventa più forte adirandosi, tranne colui che senz'ira non sarebbe stato forte.
Alcuni si immergono nei piaceri e, abituatisi, non ne possono più fare a meno e sono davvero infelici perché arrivano al punto che per loro il superfluo diventa necessario.
Il mondo è come un contadino ubriaco; non si fa in tempo ad aiutarlo a montare in sella da una parte che subito cade dall'altra.
Il cavo viene rotto infine dal tiro più debole.
La caratteristica particolare della maggior parte delle cose che consideriamo fragili è quanto siano invece robuste.
L'amore è la più nobile debolezza dello spirito.
Lui dorme, lì, inerme, fiducioso. Indifeso. Nelle mie mani. In balia del primo che passa, e della vita. E la vita è cattiva con chi non può difendersi. È feroce.
La persuasione è la risorsa del debole; e il debole può raramente persuadere...
Possiamo imparare qualcosa su noi stessi vedendo con quale caparbietà anche la fragilità riesce a sopravvivere.
Non ci può essere vulnerabilità senza rischio; non ci può essere comunità senza vulnerabilità; non ci può essere pace, e infine neanche la vita senza la comunità.
Le debolezze dello spirito umano non ingenerano che debolezza, le grandi cose hanno sempre le loro grandi cause nella natura dell'uomo, benché si producono spesso con un corteo di piccolezze, che per le menti superficiali ne offuscano la grandezza.
Disavventure, eventi imprevisti, situazioni aperte, svelano la bravura di un generale, mentre il successo nasconde la sua debolezza, i suoi punti deboli.