La filosofia non è una dottrina, ma un'attività.
Il limite del linguaggio si mostra nell'impossibilità di descrivere il fatto che corrisponde a una proposizione (che è la sua traduzione) senza appunto ripetere la proposizione.
Il mondo è tutto ciò che accade.
Chi volesse dubitare di tutto, non arriverebbe neanche a dubitare. Lo stesso giuoco del dubitare presuppone già la certezza.
Per un vero uomo religioso nulla è tragico.
Per essere un buon filosofo, tutto ciò che è necessario è odiare il modo di ragionare degli altri.
Non c'è mai stato un filosofo che potesse sopportare pazientemente il mal di denti.
È un grande vantaggio per un sistema filosofico essere sostanzialmente vero.
La filosofia è alla fine.
Si possono conoscere i filosofi solo attraverso le loro opere, e in nessun modo con esposizioni di seconda mano.
La filosofia insegna ad agire, non a parlare, ed esige che si viva secondo le sue leggi, perché la vita non sia in contrasto con le parole, né con sé stessa, e tutte le nostre azioni si uniformino a un unico principio.
Le scuole dei filosofi sono come le comete: una testa brillante seguita da una coda di detriti.
La filosofia, per giovar al genere umano, dee sollevar e reggere l'uomo caduto e debole, non convellergli la natura, nè abbandonarla nella sua corruzione.
La mia filosofia non è per nulla adatta a che si possa vivere di lei. Essa è priva dei requisiti primi, essenziali per una ben retribuita cattedra di filosofia.
Un filosofo è un uomo cieco, in una stanza buia, che cerca un gatto nero che non c'è. Un teologo è l'uomo che riesce a trovare quel gatto.