I nazionalisti sono il veleno delle nazioni.— Luigi Einaudi
I nazionalisti sono il veleno delle nazioni.
L'azione va incontro all'insuccesso anche perché non di rado le conoscenze radunate con fervore di zelo non erano guidate da un filo conduttore. Non conosce chi cerca, bensì colui che sa cercare.
Amante del paradosso è colui il quale ricerca e scopre la verità esponendola in modo da irritare l'opinione comune, costringendola a riflettere e a vergognarsi di se stessa e della supina inconsapevole accettazione di errori volgari.
Non le lotte o le discussioni devono impaurire, ma la concordia ignava e l'unanimità dei consensi.
La maggior parte delle parole comunemente adoperate dagli uomini politici sono sopratutto notabili per la mancanza di contenuto.
Dove sono troppi a comandare, nasce la confusione.
Ogni nazionalista è capace della più atroce disonestà ma è anche in quanto consapevole di servire qualcosa di più grande di lui incrollabilmente certo di essere nel giusto.
Grattate il pacifista medio e troverete il nazionalista fanatico.
L'umanità deve vivere in un mondo unito, dove si mescolino le razze, le lingue, i costumi e i sogni di tutti gli uomini. Il nazionalismo ripugna alla ragione. In nulla beneficia i popoli. Serve solo affinché in suo nome si commettano i peggiori abusi.
Il nazionalismo è quando l'odio per quelli non della tua gente viene per primo.
Patriottismo, nazionalismo e razzismo stanno fra di loro come la salute, la nevrosi e la pazzia.
Il nazionalismo è una malattia infantile; è il morbillo dell'umanità.