politico, economista e giornalista italiano, 2º Presidente della Repubblica Italiana
Non le lotte o le discussioni devono impaurire, ma la concordia ignava e l'unanimità dei consensi.
Quando la politica entra nella giustizia, la giustizia esce dalla finestra.
Dove sono troppi a comandare, nasce la confusione.
La libertà economica è la condizione necessaria della libertà politica.
La libertà esiste se esistono uomini liberi; muore se gli uomini hanno l'animo di servi.
Nella vita delle nazioni, di solito, l'errore di non saper cogliere l'attimo fuggente è irreparabile.
Amante del paradosso è colui il quale ricerca e scopre la verità esponendola in modo da irritare l'opinione comune, costringendola a riflettere e a vergognarsi di se stessa e della supina inconsapevole accettazione di errori volgari.
Comandare è una cosa, altro è ottenere che quella cosa si faccia.
Conoscere per deliberare.
Giustizia non esiste là dove non vi è libertà.
I nazionalisti sono il veleno delle nazioni.
Il solo fondamento della verità è la possibilità di negarla.
Il suffragio popolare è un mito e su ciò credo che potremo essere tutti d'accordo; ma è un mito necessario ed il migliore che finora sia stato inventato.
L'azione va incontro all'insuccesso anche perché non di rado le conoscenze radunate con fervore di zelo non erano guidate da un filo conduttore. Non conosce chi cerca, bensì colui che sa cercare.
La maggior parte delle parole comunemente adoperate dagli uomini politici sono sopratutto notabili per la mancanza di contenuto.