L'unica educazione possibile è l'educazione estetica.
La dialettica temporale come lotta tra bene e male è quella che c'è nella storia temporale umana nella quale positivo e negativo, bene e male sono sempre in lotta, sempre in tensione, sempre insieme.
Il gioco è la contemplazione, sottratta alla serietà della passività come intuizione e bisogno e dell'attività come intelletto e ragione.
Il male va distinto in possibile e reale: in Dio è presente come possibile, e lì lo trova l'uomo, che lo realizza nella storia.
È solo la consapevolezza della condivisione della sofferenza umana da parte di Dio, che può impedire alla sofferenza d'essere un aumento della negatività dell'uomo.
È sempre libera e aderente: libera perché non aderisce a una conoscenza concettuale, aderente perché aderisce a un'interpretazione della natura.
Amare con la testa non vuol dire essere razionali, ma vuol dire coltivare un'educazione al sentimento che non sarà mai distruttivo.
L'educazione è il metodo che ci permette di acquisire il più alto livello di pregiudizi.
L'unico periodo in cui la mia educazione si è interrotta è stato quando andavo a scuola.
Ogni forma di educazione è un atto di arbitrio.
Sono convinto che davanti alla donna alla quale l'educazione non ha insegnato il bene, Dio apre quasi sempre due sentieri che ve la guideranno: il dolore e l'amore.
Tutta l'educazione proviene dalla madre.
L'anima non porta niente con sé nell'altro mondo tranne la propria educazione e cultura; e questo si dice che sia il più grande servizio oppure il torto più grande che si possa fare ad un uomo morto, proprio all'inizio del suo viaggio.
Principio di ogni educazione è il timor di Dio.
L'educazione passa da anima ad anima con l'aiuto del silenzio.
Oggi è un grande inconveniente essere ben educati. Esclude da tante cose.
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