Dove c'è paura non c'è religione.— Gandhi
Dove c'è paura non c'è religione.
Un leader è inutile quando agisce contro le ingiunzioni della propria stessa coscienza, circondato com'è da gente che nutre ogni sorta di opinioni. Egli andrà alla deriva come una nave senz'ancora se non si lascerà guidare e mantenere saldo dalla voce interiore.
C'è molta verità nel detto che l'uomo diventa ciò che mangia. Più grossolano è il cibo, più grossolano sarà il corpo.
La vera ahimsa dovrebbe significare libertà assoluta dalla cattiva volontà, dall'ira, dall'odio, e un sovrabbondante amore per tutto.
La nonviolenza è il fine di tutte le religioni.
La forza non deriva dalla capacità fisica. Deriva da una volontà indomita.
La paura è senza motivo. Essa è immaginazione, e vi blocca come un paletto di legno può bloccare una porta. Bruciate quel paletto.
Se le speranze sono delle credulone, le paure sono delle bugiarde.
Siccome l'animosità è pericolo di vita, così la paura è la sicurtà di quella.
Se il tuffatore pensasse sempre allo squalo, non metterebbe mai le mani sulla perla.
La paura si impadronisce degli uomini perché essi vedono accadere sulla terra molte cose delle quali non riescono a cogliere la causa e quindi la attribuiscono a una divinità.
L'aspettazione del piacere è talvolta più tormentosa della paura.
La paura ha mille occhi e può perfino vedere sottoterra.
Una vita vissuta nella paura è una vita vissuta a metà.
Nessuno mi aveva mai detto che il dolore assomiglia tanto alla paura. Non che io abbia paura: la somiglianza è fisica.
Bisogna camminare sette volte nello stesso posto perché smetta di farti paura.