Il dolore è il punto d'appoggio del piacere.— Malcolm de Chazal
Il dolore è il punto d'appoggio del piacere.
La scuola dell'amore è tutta fatta di lezioni private.
Per orientarsi tra la scogliera degli uomini, le donne si servono dei loro occhi come sestante, del loro sesso come bussola e della loro bocca come timone.
Le donne vogliono essere amate per quello che sono, e gli uomini per quello che si credono di essere.
L'idealista cammina in punta di piedi, il materialista sui talloni.
Che cos'è il piacere, se non un dolore straordinariamente dolce.
Dove non c'è vergogna è un dolore pulito.
Parole, frasi, idee, non importa quanto sottili o ingegnose, i voli più folli della poesia, i sogni più profondi, le visioni più allucinanti, non sono altro che rozzi geroglifici cesellati nella sofferenza e nel dolore per commemorare un evento non comunicabile.
Un momento di dolore vale una vita di gloria.
Solo il dolore fa crescere, ma il dolore va preso di petto, chi svicola o si compiange, è destinato a perdere.
Se il lamentarsi non risuscita nessuno, se il soffrire non muta una sorte immobile e fissa per l'eternità e la morte non ha mai mollato quel che si è preso, cessi un dolore in pura perdita.
Non credo che nessuno di noi possa parlare del dolore finché non ne è fuori.
Il dolore per la Chiesa finisce con il diventare uno strumento di potere e quindi con l'aumentare l'audience.
A volte è più difficile privarsi di un dolore che di un piacere.
Il dolore non esiste per chi s'innalza verso l'ora triste con la forza d'un cuore sempre giovine.