Tu eri il mio nuovo sogno. E tu il mio.

Mandy Moore
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La nostra interpretazione

Due persone si riconoscono a vicenda come approdo dei propri desideri più profondi, come se l’una incarnasse il punto di arrivo del cammino dell’altra. Non c’è solo l’idea di un innamoramento, ma quella di una trasformazione interiore: prima di quell’incontro la vita sembrava orientata verso altri obiettivi, poi l’esistenza stessa trova un nuovo centro di gravità. Il sogno non è più qualcosa di astratto o irraggiungibile, ma prende il volto concreto di una persona, di un rapporto, di una promessa condivisa. La reciprocità è il cuore di tutto: non c’è sbilanciamento, non c’è distanza, non c’è una parte che insegue e l’altra che sfugge. Entrambi scoprono simultaneamente di rappresentare la scelta più intima e importante dell’altro. In questo riconoscimento mutuo c’è un senso di tenerezza e di meraviglia: sentirsi scelti come “nuovo sogno” significa essere accolti, desiderati e custoditi. L’amore assume così il significato di un orizzonte comune, di un futuro immaginato insieme, in cui la presenza dell’altro non è accessoria ma essenziale. La semplicità delle parole mette in luce la purezza del sentimento: niente grandi dichiarazioni, solo il reciproco e silenzioso consenso a diventare il luogo dove l’anima dell’altro può finalmente riposare e sperare.

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Se vuoi essere amato, ama.
Lucio Anneo Seneca