L'amore è la capacità di avvertire il simile nel dissimile.
L'antisemitismo sono le dicerie sul conto degli ebrei.
Il compito attuale dell'arte è di introdurre il caos nell'ordine.
Il film e la radio non hanno più bisogno di spacciarsi per arte. La verità che non sono altro che affari serve loro da ideologia, che dovrebbe legittimare le porcherie che producono deliberatamente.
La felicità è come la verità: non la si ha, ci si è. Per questo nessuno che sia felice può sapere di esserlo. Per vedere la felicità, ne dovrebbe uscire. L'unico rapporto fra coscienza e felicità è la gratitudine.
La solitudine è un fatto personale, interiore: puoi avere intorno 1000 persone, essere innamorata e felice, e sentirti sola. Ti senti sola perché la persona con cui sei non ti risponde come vorresti.
La sola cosa che si possiede è l'amore che si dà.
Tutti noi consideriamo impensabile che l'amore della nostra vita possa essere qualcosa di leggero, qualcosa che non ha peso, riteniamo che il nostro amore sia qualcosa che doveva necessariamente essere; che senza di esso la nostra vita non sarebbe stata la nostra vita.
A volte succede che amiamo una persona più per il bene che le abbiamo fatto che per quello che ha fatto a noi.
L'amore è l'unica cosa bella che ci sia nella vita, e noi la sciupiamo pretendendo l'impossibile.
Lo amavo come si ama per la prima volta, con idolatria, con passione.
In amore, come in quasi tutte le faccende umane, l'intesa cordiale è il risultato di un malinteso. Questo malinteso è il piacere.
Amare significa amare l'altro, rispettarlo, volere il suo bene e volere, anche quando ciò può essere doloroso, che sia se stesso.
Sapere quando bisogna avvicinarsi o allontanarsi, è tutto lì il mistero dell'amore che nessun libro insegna.
L'amore assomiglia a Dio: per raggiungerlo bisogna crederci.
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