Ho orrore dei tramonti di sole, è romantico, fa tanto melodramma.
Quando si legge, si ama sempre un poco versarsi fuori di sé, viaggiare.
Cessando di essere pazzo, diventò stupido.
A partire da una certa età, per amor proprio e per furberia, le cose che desideriamo di più sono quelle a cui fingiamo di non tenere.
Con le donne che non ci amano, come con i "dispersi", sapere che non si ha più nulla da sperare non impedisce di continuare ad attendere.
Siamo costretti, per rendere la realtà sopportabile, a coltivare in noi qualche piccola follia.
Eccola, questa sciocca felicità Con le sue finestre bianche spalancate sull'orto! Sopra lo stagno, uguale a un cigno purpureo Naviga silenzioso il tramonto.
Ogni volta ci sono più fortune fatte tra il tramonto e l'alba che tra l'alba e il tramonto.
A quel tempo, cercavo i tramonti, i sobborghi e l'infelicità; ora cerco i mattini, il centro e la serenità.
Ho orrore dei tramonti, sono così romantici, così melodrammatici.
Tienimi per mano al tramonto, quando il giorno si spegne e l'oscurità fa scivolare il suo drappo di stelle... Tienila stretta quando non riesco a viverlo questo mondo imperfetto... Tienimi per mano... portami dove il tempo non esiste...
I tramonti sono ormai sorpassati. Appartengono al periodo in cui Turner era sulla cresta dell'onda. Ammirarli oggi equivale a confessare il proprio provincialismo.
La rappresentazione del tramonto, ossia quella specie di miracolosa irrealtà che il morire del giorno sa creare, e che, se il tempo non muta, si ripeterà il mattino seguente con il sorgere del sole.
Non è una colpa desiderare un attimo di pace almeno al tramonto della vita.
Amore è camminare al tramonto, a piedi scalzi, sulla spiaggia e passare tutta la notte a pulirsi il catrame dai piedi.
I tramonti sono decisamente fuori moda. Appartengono a un'epoca in cui l'ultima moda era Turner, per l'arte. Ammirarli denota provincialismo di carattere.