Riceviamo dalla nostra famiglia così le idee di cui viviamo come la malattia di cui moriremo.— Marcel Proust
Riceviamo dalla nostra famiglia così le idee di cui viviamo come la malattia di cui moriremo.
Nulla altera le qualità materiali della voce quanto il fatto di contenere il pensiero.
Ignorare certi libri, certe peculiarità della scienza letteraria, resterà sempre, quand'anche si tratti di un uomo di genio, un segno di rozzezza intellettuale.
È incredibile come la gelosia, che passa il suo tempo a fare piccole supposizioni nel falso, abbia poca immaginazione nello scoprire il vero.
Spesso è la mancanza di immaginazione che impedisce a un uomo di soffrire troppo.
La generosità non è spesso che l'aspetto interore che prendono i nostri sentimenti egoistici quando non li abbiamo ancora nominati e classificati.
La famiglia è il test della libertà, perché è l'unica cosa che l'uomo libero fa da sé per sé.
Famiglia. Unità composta di individui che vivono nella stessa casa. È formata da marito, moglie, bambini, servi, cane, gatto, uccellino, scarafaggi, cimici e pulci. Tutti a costituire insieme la "base" della moderna società civile.
La famiglia è un'istituzione orribile. È un luogo di crimini, riparato dalla legge.
Solo attorno a una donna che ama può formarsi una famiglia.
Famiglia: vita alla casalinga.
Niente è più contrario all'istituzione della famiglia, di una famiglia divisa.
La famiglia è tornata a diventare quel potente e insostituibile centro infinitesimale di tutto che era prima. Perché? Perché la civiltà dei consumi ha bisogno della famiglia.
Famiglia. Il luogo dove siamo trattati meglio e dove si brontola di più.
Non sei tenuto a venerare la tua famiglia, non sei tenuto a venerare il tuo paese, non sei tenuto a venerare il posto dove vivi, ma devi sapere che li hai, devi sapere che sei parte di loro.