La piena utilizzazione della vita è raggiunta dalle donne che hanno figli. Quella è la loro certezza.
La solitudine non la si trova, la si crea.
Perché questo è ciò che vuole una donna, una madre - insegnare ai suoi figli a provare interesse per la vita. Lei sa che è più sicuro per loro interessarsi alla felicità degli altri che credere in quella propria.
Si crede che, quando una cosa finisce, un'altra ricomincia immediatamente. No. Tra le due cose, c'è lo scompiglio.
È una meraviglia ignorare il futuro.
Se le donne hanno una debolezza, è che mettono i figli innanzi a sé stesse.
Lasciate che i nostri figli crescano alti, e alcuni più alti degli altri se saranno in grado di farlo.
Se vostro figlio vuole fare lo scrittore o il poeta sconsigliatelo fermamente. Se continua minacciatelo di diseredarlo. Oltre queste prove, se resiste, cominciate a ringraziare Dio di avervi dato un figlio ispirato, diverso dagli altri.
Avere un figlio significa manifestare un assoluto accordo con l'uomo. Se ho un bambino, è come se dicessi: sono nato, ho assaggiato la vita e ho constatato che essa è così buona che merita di essere moltiplicata.
La donna, appena ha un figlio, ama ancora l'uomo soltanto quanto egli ama il figlio.
Dobbiamo incoraggiare i figli ad avere senso di responsabilità, ad essere liberi e ad avere proprie opinioni.
L'unica maniera di ripagarlo, pensava ora, sarebbe stata d'amare suo figlio come il padre aveva amato lui: a lui non ne verrà niente, ma il conto sarà pareggiato nel libro mastro della vita.
In pace i figli seppelliscono i padri, in guerra sono invece i padri a seppellire i figli.
Tutte le donne devono lottare con la morte per tenere i loro figli. La morte, essendo senza figli, vuole i nostri.
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