Io non mi ucciderò. Si dimenticano così in fretta i morti.— Marguerite Yourcenar
Io non mi ucciderò. Si dimenticano così in fretta i morti.
Credo che in ogni vita ci siano periodi in cui un uomo esiste realmente, e altri in cui egli non è che un agglomerato di responsabilità, di fatiche e, per le teste deboli, di vanità.
La nostra memoria allontana o avvicina i fatti, li arricchisce o li impoverisce, e li trasforma per farli rivivere. La memoria non è una raccolta di documenti depositati in buon ordine: essa vive e cambia, avvicina i pezzi spenti per farne di nuovo scaturire la fiamma.
Non ho l'impressione che l'Eterno sia morto, qualunque nome si voglia dare all'Ineffabile. Muoiono soltanto le forme, sempre limitate, che l'uomo dà a Dio.
Ho sempre pensato che la musica dovrebbe essere soltanto silenzio, il mistero del silenzio che cerca di esprimersi.
Gli animali hanno propri diritti e dignità come te stesso. È un ammonimento che suona quasi sovversivo. Facciamoci allora sovversivi: contro ignoranza, indifferenza, crudeltà.
Per farla breve ho deciso di suicidarmi. Il problema del suicidio, però, è che non puoi farla breve.
Non sprecate il vostro suicidio, ammazzate prima qualcuno che vi è odioso.
Ricorda, al mondo c'è solo omicidio. Non esiste suicidio.
Nessuno mai si è tolto la vita. Il suicidio è una condanna a morte della cui esecuzione il giudice incarica il condannato.
A quel punto ricordò e le lacrime gli rigarono il volto, che non era cambiato quasi niente in tutti quegli anni. Morì di lì a poco per stanchezza di esistere. Che non è il suicidio diretto ma un lasciarsi andare lentamente, giorno dopo giorno, guardando lontano verso chissà quale ricordo.
L'istinto di autoconservazione è a volte la molla del suicidio.
Non c'è in natura una passione più diabolicamente impaziente di quella di colui che, tremando sull'orlo di un precipizio, medita di gettarvisi.
Prof, ho avuto quello che davvero cercavo.
Bene visse colui che poté morire come volle.
Il suicidio è l'estremo tentativo di migliorare la propria vita.