La stampa è la tecnologia dell'individualismo.
La tecnologia è un invisibile tiranno che porta i suoi effetti distruttivi nei più profondi recessi della psiche, più di quanto possano fare i denti a sciabola della tigre o dell'orso.
L'azione dei media è quella di far accadere le cose piuttosto che di darne conoscenza.
Dire che "la macchina fotografica non può mentire" equivale semplicemente a sottolineare le numerose frodi che vengono compiute in suo nome.
Sono i deboli e i confusi che venerano le finte semplicità della franchezza brutale.
La pubblicità e Hollywood tentano costantemente di penetrare l'inconscio di un vasto pubblico, non per capirne le menti, ma per imporre determinati sogni collettivi e sfruttarli a fini di lucro.
Ciò che è stato stampato in un solo giorno degli ultimi cinquant'anni ha avuto più forza nel distruggere una civiltà che non le opere complete di Goethe nel difenderla.
La stampa è veloce nell'informare ma dannatamente ritardata nel comprendere.
In un'epoca senza Dio la stampa è la provvidenza, ed essa ha persino elevato a convinzione la fede nella onniscienza e nell'onnipresenza.