Molti scrittori hanno necessità di ferite, ciascuna fisica o spirituale.— Martin Amis
Molti scrittori hanno necessità di ferite, ciascuna fisica o spirituale.
Non è affatto chiaro come l'idea del paradiso-via-inferno abbia potuto sopravvivere a un solo istante di riflessione.
Bisogna camminare sette volte nello stesso posto perché smetta di farti paura.
Le pallottole non possono essere chieste indietro. Non potevano non essere inventate. Ma possono essere tolte dai fucili.
Le armi sono come i soldi; nessuno ne ha mai abbastanza.
Per lo scrittore la bile può essere un buon ingrediente stilistico.
Lo scrittore moderno è colui che accetta la sfida della realtà che lo circonda, e rinuncia alla dolce finzione dell'idillio campestre.
Un buon scrittore non precisa mai.
Il compito primordiale dello scrittore di oggi è di essere «mitoclasta».
Lo scrittore deve guadagnare per vivere e scrivere, ma non deve vivere e scrivere per guadagnare.
Scrivere è trasformare in soldi i propri momenti peggiori.
La prima cosa che lo scrittore inventa è il personaggio che scriverà le sue opere.
Alcuni scrittori prendono gusto al bere, altri al pubblico.
La carriera di un scrittore è comparabile a quella di una donna di facili costumi. Dapprima scrive per piacere, poi per far piacere ad altri e in fine per soldi.
Ci sono scrittori che riescono a esprimere già in venti pagine cose per cui talvolta mi ci vogliono addirittura due righe.