Non è affatto chiaro come l'idea del paradiso-via-inferno abbia potuto sopravvivere a un solo istante di riflessione.
Quando arriva il successo per uno scrittore inglese, questi si procura una nuova macchina da scrivere. Quando il successo arriva per uno scrittore americano, si procura una nuova moglie.
Molti scrittori hanno necessità di ferite, ciascuna fisica o spirituale.
Le armi sono come i soldi; nessuno ne ha mai abbastanza.
Non sposare la neurochirurga che fa la buffona. Non sposare la fata sognatrice che si occupa della fame nel mondo. Sposa la più porca di tutte. Sposa quella che lo fa in cambio di una boccata della tua sigaretta.
Qualcuno ci sorveglia mentre scriviamo. La madre. Il maestro. Shakespeare. Dio.
Il comunismo è che se entri in una casa e mangiano della minestra, ti diano della minestra, anche se sei stagnino, e se mangiano del panettone, a Natale, ti diano del panettone. Ecco cos'è il comunismo.
Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente.
Il comunismo non è mai andato al potere in un paese che non fosse smembrato dalla guerra o dalla corruzione, o da entrambe.
Ma prima o poi i poveri si accorgeranno: se i ricchi stanno con i comunisti o c'è qualcosa che non va nei ricchi o c'è qualcosa che non va nei comunisti.
Il comunismo, per noi, non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente.
Il comunismo non è amore. Il comunismo è un maglio che si usa per schiacciare il nemico.
Il comunismo nega la necessità dell'esistenza delle classi; vuole abolire ogni classe, ogni distinzione di classe.
In realtà io non vedo il comunismo come una cosa negativa.
Il comunismo è morto di comunismo. Il moloch ha divorato se stesso.
Il comunismo è come il proibizionismo: l'idea era buona, ma non ha funzionato.
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