Nella violenza ci dimentichiamo chi siamo.
Caratteristica dello storico è la nonchalance con cui ti prende un individuo e te lo deposita in una tendenza, come una casa trascinata qua e là da un tornado.
L'anarchia non è per i deboli.
Il domicilio del proprio io, come quello dell'anima, non lo si può trovare in un libro.
Il lieto fine è la nostra fede nazionale.
La nevrosi moderna è cominciata con le scoperte di Copernico.
Restituire violenza alla violenza moltiplica la violenza, aggiungendo una più profonda oscurità a una notte ch'è già priva di stelle. L'oscurità non può allontanare l'odio; solo l'amore può farlo.
Bisogna spegnere la violenza piuttosto che l'incendio.
L'attacco fra le cosce è solo un'estensione del proiettile tra gli occhi.
Soprattutto oggi, in epoca di permissivismo sessuale, lo stupro non risponde a un bisogno fisiologico, facilmente appagabile altrimenti, ma a quello psicologico di umiliare e annullare la donna, il nemico di sempre sfuggito al controllo.
I bambini esposti a violenza domestica mostrerebbero gli stessi cambiamenti al livello cerebrale dei veterani di guerra.
La violenza esercitata su di noi da altri è spesso meno dolorosa di quella che ci infliggiamo da soli.
La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci.
Ciò che mi spaventa non è la violenza dei cattivi; è l'indifferenza dei buoni.
Occhio per occhio servirà solo a rendere tutto il mondo cieco.
La violenza è l'uomo che ricrea se stesso.