Alla fine, la fede cieca è il solo tipo di fede.
La paura e le bugie intensificano la consapevolezza.
Fallisci, e i tuoi amici si sentiranno superiori. Abbi successo, e loro proveranno risentimento.
La realtà è il nome che diamo alle nostre delusioni.
La malafede ama i discorsi sull'amicizia e la lealtà.
Quando non sai che pesci pigliare, è il momento di fare un sonnellino.
Oh, fratelli, siate grandi credenti! Poca fede porterà le vostre anime in cielo, ma una grande fede porterà il cielo in voi.
Se noi fossimo gente di fede potremmo consegnare allo Spirito tutte le azioni della giornata, qualunque siano: le trasformerebbe in vita.
Se in certe teologie ed ecclesiologie di oggi Maria non trova più posto, la ragione è semplice e drammatica: hanno ridotto la fede a un'astrazione. E un'astrazione non sa che farsene di una madre.
È fuori di dubbio che le dottrine della fede basate sull'autorità, sul miracolo e sulla rivelazione, sono un ripiego unicamente adatto all'infanzia dell'umanità.
La Bibbia contiene per ciascuno di noi un messaggio cifrato. La chiave è la fede a darcela.
Dio ha messo nel mondo abbastanza luce per chi vuole credere, ma ha anche lasciato abbastanza ombre per chi non vuole credere.
Nel punto in cui la speranza potrebbe diventare disperazione, nasce la fede.
Gesù si presenta come l'origine e il modello della fede.
Lavorare senza la fede è come tentare di raggiungere il fondo di un pozzo senza fondo.
Chi conosce Gesù, chi lo incontra personalmente, rimane affascinato, attratto da tanta bontà, tanta verità, tanta bellezza, e tutto in una grande umiltà e semplicità. Cercare Gesù, incontrare Gesù: questo è il grande tesoro!