Nel punto in cui la speranza potrebbe diventare disperazione, nasce la fede.
E' naturale che dubito. Non pratico una certezza. Pratico una fede.
Io apprezzo l'amico che trova tempo per me nella sua agenda, ma ho caro l'amico che per me non guarda nemmeno l'agenda.
Il matrimonio più forte è tra i due che cercano lo stesso Dio, l'amicizia più forte è tra due che fuggono lo stesso diavolo.
Alla fine le anime gemelle si incontrano poiché hanno lo stesso nascondiglio.
La fede che riesce a fiorire solo nel bel tempo è di scarso valore. Perché la fede abbia un qualche valore, deve saper sopravvivere alle prove più dure.
La Fede, è ingrandire la nostra visione del mondo e delle cose, al di là, infinitamente al di là di quello che la nostra, più alta intelligenza, la più luminosa, può raggiungere.
Io credo nel Dio che ha creato gli uomini, non nel Dio che gli uomini hanno creato.
Il vero uomo di fede è uno che si fida della vita e quindi le sorride, da qui il permanente sorriso che contrassegna gli spirituali, il cosiddetto "mezzo sorriso".
Credo perché è assurdo.
La fede comincia là dove la ragione finisce.
La fede è stata la forza di Papa Wojtyla. E la fede fonda anche la solidarietà.
Tu puoi, fratello mio, non credere in Dio, ma Dio non cesserà mai di credere in te.
Non credeva in Dio, credeva nella comodità di credere in Dio.
La fede non è un fiore delicato, destinato ad appassire al minimo accenno di brutto tempo. La fede è come le montagne dell'Himalaya, che non possono modificarsi in alcun modo. Non c'è tempesta che possa smuovere le montagne dell'Himalaya dalle proprie fondamenta.